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The Matrix
l'Evoluzione dell'armatura nel medioevo... pro e contro.
3 partecipanti
Pagina 1 di 1
l'Evoluzione dell'armatura nel medioevo... pro e contro.
Ragazzi ho trovato questo interessantissimo riassuntino con tanto di commento saggistico, in formato pdf e di libera consultazione. Il documento ripercorre l'evoluzione dell'armatura con qualche accenno ad armi e scudi dall'anno 1000 ca. fino al 1500...
Al termine del lavoro sono anche indicati alcuni aspetti più o meno gradevoli o sgradevoli riguardo all'utilizzo dei generi di bardatura all'epoca e ai giorni nostri.
Sicuramente molto utile per chi sta cercando spunti per un nuovo equipaggiamento o per completare l'attuale e chiaramente rimanere in linea temporale con l'ambientazione senza distruggersi la schiena fra kg e kg di armature!
IL DOCUMENTO
Al termine del lavoro sono anche indicati alcuni aspetti più o meno gradevoli o sgradevoli riguardo all'utilizzo dei generi di bardatura all'epoca e ai giorni nostri.
Sicuramente molto utile per chi sta cercando spunti per un nuovo equipaggiamento o per completare l'attuale e chiaramente rimanere in linea temporale con l'ambientazione senza distruggersi la schiena fra kg e kg di armature!
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Bieco- Soldato
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Re: l'Evoluzione dell'armatura nel medioevo... pro e contro.
Non sono uno storico ma non mi trovo d'accordo con alcuni passaggi che, in tutta onestà, non mi sembrano molto ricercati ma scritti da un osservatore disattento.
Sopratutto quando scrive che a circa intorno al 1425 i cavalieri "si accorgono" che la loro armatura è ingombrante e poco mobile e, quindi, cambiano modo di combattere.
1) Le cubitiere che descrive sono, per lo più, da torneo e non da battaglia. Basta farsi un giro nelle varie armerie reali d'Europa (Madrid, Londra, Monaco, etc) per rendersi conto della realtà dei fatti.
2) Il manuale di Fiore dei Liberi, del 1400, mostra tecniche evolute e consolidate a mezza spada, che ovviamente non saranno comparse nella mente di Fiore dei Liberi ma saranno state già di comune utilizzo.
Senza tralasciare il fatto che i cavalieri erano addestrati a combattere a terra, proprio perchè la cavalcatura era la cosa che più facilmente veniva uccisa in battaglia.
Cavalcature che sopravvivevano a più di due battaglie divenivano leggenda.
Anche la disquisizione sul modo di combattere con scudo normanno e cotta di maglia lo reputo non corretto.
Insomma, il mio modesto parare è che Maurizio Villa debba rivedere un tantinello quello che ha scritto e che questo documento non sia valido.
Sopratutto quando scrive che a circa intorno al 1425 i cavalieri "si accorgono" che la loro armatura è ingombrante e poco mobile e, quindi, cambiano modo di combattere.
1) Le cubitiere che descrive sono, per lo più, da torneo e non da battaglia. Basta farsi un giro nelle varie armerie reali d'Europa (Madrid, Londra, Monaco, etc) per rendersi conto della realtà dei fatti.
2) Il manuale di Fiore dei Liberi, del 1400, mostra tecniche evolute e consolidate a mezza spada, che ovviamente non saranno comparse nella mente di Fiore dei Liberi ma saranno state già di comune utilizzo.
Senza tralasciare il fatto che i cavalieri erano addestrati a combattere a terra, proprio perchè la cavalcatura era la cosa che più facilmente veniva uccisa in battaglia.
Cavalcature che sopravvivevano a più di due battaglie divenivano leggenda.
Anche la disquisizione sul modo di combattere con scudo normanno e cotta di maglia lo reputo non corretto.
Insomma, il mio modesto parare è che Maurizio Villa debba rivedere un tantinello quello che ha scritto e che questo documento non sia valido.
Re: l'Evoluzione dell'armatura nel medioevo... pro e contro.
Io da umile laureando in archeologia (non in storia che c'è un oceano di differenze soprattutto nei particolari) posso dirti che durante tutti i corsi di storia una certezza ci veniva data... che del passato e di ciò che è accaduto almeno fino al ''passato recente'' non è completamente e uniformemente documentato (parlo sia di fonti scritte che di reperti archeologici) e quindi, più si và indietro più si naviga nell'incertezza e nell'ipotesi, è chiaro poi che questo tizio (che ha redatto il documento) voleva fornire un documento riassuntivo, un prontuario utile ai suoi fini documentativi e non è lontanamente paragonabile a un trattato storico.
L'utilità di questo pdf sta comunque nell'aspetto riassuntivo, di facile approccio (non tutti hanno tempo e voglia di guardarsi i trattati del 1400 dove comunque non prenderei tutto come oro colato, di -- ne scrivevano i contemporanei dell'epoca.. e manco poche) poi se l'autore del pdf ha confuso la cubitiera nel suo utilizzo in campo di battaglia o in torneo, bè non è così invalidante soprattutto (ripeto) per i fini con cui uno di noi ragazzi si approccia al testo, ossia quello di documentarsi epr avere una vaga idea di come comporre il proprio equipaggiamento rispetto all'epoca e soprattutto alla possibilità sia economica che fisica di indossare alcune parti d'armatura.
L'utilità di questo pdf sta comunque nell'aspetto riassuntivo, di facile approccio (non tutti hanno tempo e voglia di guardarsi i trattati del 1400 dove comunque non prenderei tutto come oro colato, di -- ne scrivevano i contemporanei dell'epoca.. e manco poche) poi se l'autore del pdf ha confuso la cubitiera nel suo utilizzo in campo di battaglia o in torneo, bè non è così invalidante soprattutto (ripeto) per i fini con cui uno di noi ragazzi si approccia al testo, ossia quello di documentarsi epr avere una vaga idea di come comporre il proprio equipaggiamento rispetto all'epoca e soprattutto alla possibilità sia economica che fisica di indossare alcune parti d'armatura.
Bieco- Soldato
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Re: l'Evoluzione dell'armatura nel medioevo... pro e contro.
Il documento è valido se preso come mera linea guida nè, ovviamente, le evoluzioni nelle teniche militari seguono linee rigidie in ogni dove.
Ma le imprecisioni di questo PDF sono molte e di varia natura, a mio avviso.
La cotta di maglia proteggeva moltissimo anche contro attacchi da punta. Chiunque abbia avuto modo di vedere, dal vivo, una cotta di maglia d'epoca, si renderebbe conto che, sul torace, questo tipo di corazza era un vero e proprio "foglio" di metallo senza il più piccolo spazio fra gli anelli, efficace anche contro armi da punta.
Di contro, sulle braccia, le maglie sono molto larghe e fine, lasciando intendere che non vi fosse necessità di protezione "eccessiva" su tali arti.
Armi da botta, come mazze e martelli, fanno capolino solo con l'avvento delle armature di piastre, segno che "fracassare" gli avversari in cotta non fosse necessario.
Le cotte erano di fattura totalmente differente rispetto a quelle in uso nelle nostre rievocazioni.
In ogni caso, non mi sento uno storico o uno studioso di tale materia. Quindi, a chi trovasse utile tale documento posso solo dire... buona lettura !
Ma le imprecisioni di questo PDF sono molte e di varia natura, a mio avviso.
La cotta di maglia proteggeva moltissimo anche contro attacchi da punta. Chiunque abbia avuto modo di vedere, dal vivo, una cotta di maglia d'epoca, si renderebbe conto che, sul torace, questo tipo di corazza era un vero e proprio "foglio" di metallo senza il più piccolo spazio fra gli anelli, efficace anche contro armi da punta.
Di contro, sulle braccia, le maglie sono molto larghe e fine, lasciando intendere che non vi fosse necessità di protezione "eccessiva" su tali arti.
Armi da botta, come mazze e martelli, fanno capolino solo con l'avvento delle armature di piastre, segno che "fracassare" gli avversari in cotta non fosse necessario.
Le cotte erano di fattura totalmente differente rispetto a quelle in uso nelle nostre rievocazioni.
In ogni caso, non mi sento uno storico o uno studioso di tale materia. Quindi, a chi trovasse utile tale documento posso solo dire... buona lettura !
Re: l'Evoluzione dell'armatura nel medioevo... pro e contro.
SignoreDellaGuerra ha scritto:Il documento è valido se preso come mera linea guida nè, ovviamente, le evoluzioni nelle teniche militari seguono linee rigidie in ogni dove.
Ma le imprecisioni di questo PDF sono molte e di varia natura, a mio avviso.
La cotta di maglia proteggeva moltissimo anche contro attacchi da punta. Chiunque abbia avuto modo di vedere, dal vivo, una cotta di maglia d'epoca, si renderebbe conto che, sul torace, questo tipo di corazza era un vero e proprio "foglio" di metallo senza il più piccolo spazio fra gli anelli, efficace anche contro armi da punta.
Di contro, sulle braccia, le maglie sono molto larghe e fine, lasciando intendere che non vi fosse necessità di protezione "eccessiva" su tali arti.
Armi da botta, come mazze e martelli, fanno capolino solo con l'avvento delle armature di piastre, segno che "fracassare" gli avversari in cotta non fosse necessario.
Le cotte erano di fattura totalmente differente rispetto a quelle in uso nelle nostre rievocazioni.
In ogni caso, non mi sento uno storico o uno studioso di tale materia. Quindi, a chi trovasse utile tale documento posso solo dire... buona lettura !
In questi termini quoto ^_-
Bieco- Soldato
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